In questo brano del vangelo Gesù propone due tesori, quello effimero e passeggero consistente nelle ricchezze di questo mondo, e quello duraturo, che non verrà meno e che nessuno potrà mai toglierci.
Ma se è vero che dove c’è il tesoro, c’è il cuore, è anche vero che è sempre il cuore a determinare il tesoro che si intende prendere come unico bene; quindi è importante che il discernimento sia limpido e responsabile.
Vedere chiaro, con occhi semplici, è il primo passo per dare a ciascun aspetto della vita il giusto peso. Altrimenti se l’occhio è malvagio, non chiaro, tutto diventa confuso e si finisce per perdere di vista i beni eterni.