È l’uomo al centro, non la legge: l’uomo nel suo bisogno, nella sua fragilità. E se c’è una legge di Dio, è perché l’uomo viva, perché l’uomo cresca in umanità, fiorisca dentro incontri, relazioni, sorrisi, abbracci.
Il vangelo viene a liberarmi da un’interpretazione della volontà di Dio fatta di precetti che allontanano dalla vita, da quel vuoto formalismo che soffoca la gioia dell’esistere. Per Gesù il bene dell’uomo viene prima di ogni osservanza formale della legge. Guai ad osservare la legge per la legge! Guarire di sabato, essere compassionevole di sabato, farsi servo per amore di sabato, non è mai ingiusto.
Come Dio ama sempre e non c’è riposo per lui dall’amore, così è anche per l’uomo. Così è per me. Mai riposarmi dall’amare! Ne va della mia identità.