Testimoni di un terremoto e di un’apparizione angelica, dello spavento delle guardie di fronte alla potenza dell’angelo che rotola via la pietra, le donne sono prese da un duplice sentimento: timore e gioia.

Riconosco, Signore, che sempre tu semini la gioia nel timore, frammisto allo spavento per l’inaspettata potenza della tua gloria e alla coscienza che quella potenza può essere solo divina. Dove tu sei, nasce la gioia; dove tu sei, la morte è vinta! Se tu Gesù, se la tua presenza non accade ora nella mia vita vissuta secondo il vangelo, il mio desiderio non potrà trovare pace.

Oggi tu mi dici: «Vivi nel mondo ma non essere del mondo! Non fare ciò che fai per il solo gusto di farlo, fallo per me che vivo in te! Ciò che vivi e fai è davvero mio?».