«Oh Signore mio Gesù Cristo, due grazie ti prego che tu mi faccia, innanzi che io muoia: la prima, che in vita mia io senta nell’anima e nel corpo mio, quanto è possibile, quel dolore che tu, dolce Gesù, sostenesti nell’ora della tua acerbissima passione, la seconda è che io senta nel cuore mio, quanto è possibile, quello eccessivo amore del quale tu, Figlio di Dio, eri acceso a sostenere volentieri tanta passione per noi peccatori».

Ed ecco un serafino scende dall’alto dei cieli: tra le sue ali l’effigie di un uomo crocifisso, con mani e piedi confitti sulla croce. A quella vista gioia e tristezza ti inondano il cuore: letizia per lo sguardo gentile di Cristo verso te, compassione nel vederlo in croce.

Francesco, sei esaudito: sperimenterai il dolore e l’amore di Gesù ricevendo le stimmate.