La liturgia di questa domenica ci regala una parola di comunione e di fecondità, quelle che il nostro cuore desidera, mentre fugge isolamento e sterilità.

Dio risponde a questo desiderio indicandoci una strada che passa paradossalmente per la morte. Sceglierla e imboccarla chiede un atto di fiducia enorme, un abbandono cieco, cieco di quella cecità che solo l’amore conosce.

Nessuno ne sarebbe capace se Dio stesso, nel suo Figlio, non avesse compiuto questo gesto di abbandono per noi.

È una logica impossibile da comprendere, non risponde ad alcun calcolo che offra garanzie di riuscita e di successo. Solo chi si lascia afferrare dall’amore del Figlio di Dio, chicco di grano piantato in terra sull’albero della croce, può rimanerne persuaso. E osare un amore che sia simile al suo.