Il brano del vangelo si trova a metà del vangelo secondo Marco e segna uno spartiacque nella vita pubblica di Gesù: dopo la professione di fede di Pietro, quando la sua fama comincia a diffondersi, Gesù «cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire … essere rifiutato… venire ucciso».

È un insegnamento che conosce l’inevitabile opposizione al bene, all’amore, al perdono, al primato della grazia sulle opere della legge. Gesù non sfugge questa opposizione, non la nega, né la contrasta in modo violento. La profezia di Isaia, il servo del Signore che si lascia condurre come un agnello, portando il male che infierisce su di lui, diventa per Gesù un orientamento di vita: così, e in nessun altro modo, egli sarà Figlio, il Cristo, l’unto del Signore.