Spesso pensiamo che la religione sia una faccenda personale, ma non è l’idea di Dio: lui ci pensa sempre tutti insieme.
Quando ci ritroviamo dispersi per strade autonome e indipendenti, allora Dio ci richiama all’ordine che è lo spirito di comunità, di condivisione, di amore reciproco. Ci ricorda che siamo fratelli, che il nostro è un destino comune, che nessuno si salva da solo. Quando parla, Dio gradisce che lo ascoltiamo tutti insieme perché la sua parola possa raggiungerci in modo adeguato.
Siamo un popolo in cui ce n’è per tutti i gusti: poveri, ricchi, buoni, cattivi, intelligenti, stupidi, sani, malati, forti, deboli. E tutti noi partecipiamo a queste caratteristiche, a tratti. Per questo Dio spera che, stando vicini, ci possiamo sostenere gli uni gli altri, con sollecitudine fraterna.