«Santo, santo, santo il Signore Dio, l’Onnipotente, colui che era, che è e che viene!».

Queste parole riecheggiano incessantemente, giorno e notte, tra le mura della Gerusalemme del cielo, rivolte a colui che sta seduto sul trono. L’immagine del trono ricorre per ben dodici volte nella prima lettura odierna, tratta dal libro dell’Apocalisse: è un trono avvolto dalla luce, nello spettro dei suoi sette colori; un trono risplendente del fuoco di sette fiaccole ardenti; un trono davanti al quale vengono gettate le corone d’oro di ventiquattro anziani vestiti di bianco.

Quella croce issata fuori le mura della Gerusalemme di quaggiù, trono ignominioso verso il quale Gesù camminò decisamente davanti a tutti, è ora manifestata nella sua fecondità di vita, bellezza, gloria, onore e potenza.