Il seme dobbiamo saperlo vedere, guardarlo bene, ascoltarlo cadere, capirne il miracolo.

Il miracolo è la vita che vince sempre sulla morte, anche se per un poco i nostri occhi non vedono più, offuscati dal dolore. Il seme deve morire per poter portare pane, la parola deve trasformarsi in noi, mettere radici per portare frutto. Quante volte non ho compreso mentre tu parlavi, mio Signore; quante volte ho solo finto di ascoltare, persa in pensieri sciocchi. Guardavo senza vedere, senza accoglierti davvero; il cuore impermeabile, le orecchie piene di parole, nessuno spazio alla parola.

Signore, fa di me un terreno fertile, morbido e accogliente; dammi lacrime di pentimento che rompano la scorza. Il buon seme gettato in me non muoia invano; la parola porti gioia, trasformata in nutrimento per la fame degli uomini.