Mi chiedo spesso se ne sarei capace: vivere la mia fede in semplicità se fossi in altro contesto, con la paura allo stomaco per il pericolo incombente di venire uccisa. Mi avvilisce allora constatare la mia pochezza, il mio entusiasmo da quattro soldi.
Eppure anche tu, Gesù, hai avuto paura quando pregavi nell’orto, e hai trovato nel Padre il coraggio di andare fino in fondo. Il corpo è polvere e il nostro tesoro è ciò che lo anima; ma siamo piccoli, deboli, impauriti di fronte alla prospettiva della sofferenza e della morte.
Aiutaci a sostenere con la preghiera coloro che vivono oggi la testimonianza nella paura. Nella notte più buia stringi forte, Signore, la mano di chi spera in te. Non lasciare che nel tremore del corpo si spengano le anime, ma ravvivale nel calore buono del tuo cuore.