La parola dell’odierna liturgia ci insegna con quale spirito bisogna compiere quelle opere buone che ci rendono veramente figli di Dio. Al tempo di Gesù tali opere erano principalmente l’elemosina, la preghiera e il digiuno; anche noi dobbiamo sentirci interpellati a vivere queste pratiche, mettendo da parte noi stessi e provando a farci carico di chi è nel bisogno, attraverso la carità. Dedichiamo tempo alla preghiera lasciandoci guardare dal Signore, per riconoscerci nella verità di quello che siamo e cercando continuamente il suo volto.

Chiediamo la grazia di diventare strumenti della sua provvidenza che fa sentire i nostri fratelli veramente figli di Dio.