Forse, caro Paolo, non lo sapevano allora i Corinzi e forse non lo sappiamo più nemmeno noi. Il nostro corpo così strapazzato e svenduto o, al contrario così idolatrato, lo abbiamo ricevuto da Dio.

Le tue domande ci inchiodano alle nostre responsabilità! Siamo membra di Cristo ognuno per la sua parte ed il suo compito, così scrivevi ai Corinzi. Lo Spirito abita in noi e desidera manifestarsi proprio attraverso il nostro agire. Nella giornata del migrante e del rifugiato ricordiamo dolorosamente i tanti fratelli che vengono sfruttati, torturati, abbandonati dietro fili spinati o nel mare, disumanizzati con vessazioni e violenze indicibili…

Eppure anche il loro corpo è dono di Dio e tempio dello Spirito della vita che viene da Dio e per loro Gesù ha donato il proprio corpo in croce.