Una sorella clarissa del xv secolo, santa Camilla Battista, contemplando il Signore crocifisso, effonde la sua gratitudine dolente e stupita con queste parole:
O Amore senza pari, o amore ebbro, quanto si abbassa tanta maestà, come diventa insipiente, tanta sapienza! O Padre eterno, chi sei tu e chi sono io? O bontà, o clemenza, o dolcezza del cuore mio, allegrezza dell’anima mia! Perché hai amato tanto me? Che cosa hai trovato tu in me, così da volermi così teneramente amare?
Domande che fioriscono spontanee in chi sia consapevole della propria pochezza e indegnità. Eppure, il Dio vivente, attraverso la voce del profeta, conferma ancora, per ciascuno, questo Amore ebbro: «tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo»!