Gesù è il figlio dell’uomo e il figlio di Dio, del quale il tempio era la casa. La stanza più interna, il santo dei santi, era costruita come una torre, aperta in alto, dove Dio posava i suoi piedi.
Dal venerdì santo, quando il velo del tempio si è squarciato, Dio in Gesù può essere visto in volto, non solo adorato prostrandosi ai suoi piedi. Gesù, annunciando la sua morte e la sua risurrezione, prepara i suoi discepoli al dono immenso della salvezza. Chi la accoglierà sarà libero figlio del gran re, non più schiavo e servo, estraneo, debitore di tasse. Gesù però nel frattempo adempie la legge: con Pietro paga la tassa. Da liberi figli di Dio siamo chiamati a vivere nella società adempiendo ogni giustizia.
Non lasciamoci togliere questa libertà, custodiamola in Cristo e insieme, come Chiesa.