Sentivo il brusio dolente di una folla mesta, ero bagnata dalle lacrime della madre di quel ragazzo che avevano deposto in me, e mi ero ormai rassegnata a scendere nel buio sottoterra: d’altronde, per questo mi avevano costruita.

All’improvviso ecco l’incontro con un’altra folla, piena di vita, al seguito di una persona autorevole, ma non per questo meno sensibile al dolore altrui. E infatti quell’uomo si è commosso, ha frenato il pianto della madre, ha posto la mano su di me e ci ha fermati. Poi quella parola, o meglio, quel comando e, meraviglia, il ragazzo ha fatto un balzo che quasi mi sfasciava!

Riavutami dal colpo e dalla sorpresa, felice per quello che era successo, mi sono convinta che il mio non sarà un caso isolato: chissà quanti morti risusciterà quell’uomo!