Questo racconto della guarigione del servo del centurione apre un capitolo che manifesta Gesù potente in opere, diversamente dal precedente che mostrava Gesù come profeta potente nella sua parola.
Gesù realizza ciò che hanno annunciato le scritture mediante i miracoli che compie. Nella guarigione del servo del centurione che sta per morire, il vangelo si dilunga sulle parole e sull’atteggiamento del centurione, che si rivela umile e fiducioso. Sembra che il miracolo più importante non sia la guarigione del servo, ma la fede dell’uomo che invoca una parola da Gesù: «Non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ una parola».
Ogni giorno il Signore ci fa dono della sua parola e ogni giorno, se crediamo, può fare miracoli.