Chissà se Timoteo era così pronto a partire.

Disposto a cambiare radicalmente la vita.

Ma Paolo aveva visto in lui un buon compagno. È evidente che a Timoteo non sono state date tante alternative; dice di sì e si mette in gioco verso una strada inaspettata, ma non incerta. Accoglie la fede come una rivoluzione e tale è anche per noi, che siamo abituati a considerarla parte integrante di un’esistenza usuale, dove l’essere cristiani convive pacificamente con la normalità di ogni giorno.

Può darsi invece che qualcuno, qualcosa ci chieda di buttarci più profondamente nella missione che Dio ci ha affidato, senza nessuna certezza. Eppure una parte di noi sa che solo così la nostra vita riprenderà quel gusto, nella donazione di sé, che Dio ci ha messo dentro quando ci ha chiamati. Conviene stare attenti ai segnali.