La scelta del luogo dove celebrare la Pasqua non cade sulla cerchia di quelli che lo seguono, non sulla casa dell’amicizia di Betania, ma sulla casa di «un tale».
Quel tale potremmo essere noi, sicuramente siamo noi: il maestro dice che vuole fare la Pasqua da te, da me. Il suo passaggio da questo mondo al Padre richiede una solida base fatta dall’accoglienza di uno uomo qualunque che gli offre una stanza e gli prepara il necessario per la cena; non solo per Gesù, ma anche per i suoi, perché quando apri la casa al Signore inevitabilmente entrano altri con lui. Se Gesù fa Pasqua, di ferma da te e ti porta una comunità fatta di santi, peccatori… Se li accogli non sei più «un tale», ma diventi un discepolo, un fratello con nel cuore le parole del maestro: «Farò la Pasqua da te»!