Ben quattro volte in questo pezzettino di vangelo ricorre il termine amico.
Come se Gesù mi dicesse: guarda che la preghiera è una questione di amicizia. Confida in Dio come in un amico, mettiti tra le sue braccia con piena fiducia. Con un risvolto molto concreto: se accolgo lui come l’amico, non posso non accogliere l’amico! Quell’amico viandante che bussa alla mia porta quando meno me lo aspetto. Pregare è predisporre in me uno spazio ospitale che si lascia scomodare dall’ospite inatteso. C’è una domanda, un grido, che sale dalle strade della vita e chiede di aprire la porta del mio cuore; di offrire il pane buono di una presenza calda e accogliente.
La realtà della preghiera è proprio l’amore, e la sua verità sta nel generare alla comunione. Pregare, cioè far circolare amicizia.