L’espressione chiave è amare di più. Dio desidera essere amato «più di» qualsiasi altro affetto.
Ma chi è? Un Dio ladro di felicità? No. Ma non l’abbiamo ancora capito? Dio non ci vuole sottrarre qualcosa; anzi: il Dio di Gesù Cristo, da sempre, è un Dio dell’addizione. Un «di più» che dà pienezza. Moltiplicatore di vita.
In che senso allora «amare di più» Dio? Nel senso che il discepolo non è colui che ama fai-da-te; è colui che dilata la bellezza dei suoi amori lasciando entrare una bellezza più grande. Che sperimenta che c’è un bene, un orizzonte pre-veniente che dà forma, senso a tutte le sue relazioni: l’amore di Dio.
Gesù di Nazareth, amore di Dio fatto carne, possiede la chiave dell’arte di amare. Una chiave che ha la forma di croce. Chiave che apre la porta della gioia vera.