Ben cinque volte si parla di consolare: il nostro è un Dio che desidera figli felici, anzi di più, figli beati come ci annuncia il vangelo odierno.
Paolo ha fatto esperienza di questa consolazione dopo aver incontrato il Signore sulla via di Damasco; lui che aveva perseguitato i cristiani, si è ritrovato consolato nella misericordia del Padre. È la stessa consolazione che lo ha accompagnato nelle varie tribolazioni e nelle fatiche apostoliche. Il primo intenso incontro con il Signore si imprime nel profondo ed emerge nei momenti bui facendo memoria di quell’esperienza unica e irripetibile: dono che nessuno e niente può toglierci, tesoro donatoci per la vita.
Paolo, che sapeva che Dio è consolazione, apre quasi tutte le sue lettere con un rendimento di grazie a colui che è tutto donazione.