Gesù annuncia la parola ed è sulla fede in questa parola che alcune persone compiono il miracolo della solidarietà per chi è nel bisogno. Non si danno per vinti quando la folla non si apre per lasciar passare la barella. È sempre così la folla: incapace di abbandonare il posto conquistato per paura di perderlo, per paura di perdersi…

Ma la compassione e la fede non si arrendono: calano dal tetto il paralitico nel punto dove egli si trovava; cercare Gesù, fonte, centro e meta del nostro servizio genera il perdono e la guarigione anche per chi non crede. Gesù inizia da ciò che gli sta più a cuore, quello per cui è venuto: portare la salvezza, quella vera e profonda. Solo dopo ci sarà la guarigione del corpo, come segno della vera guarigione che è l’esperienza profonda del perdono.