Nel nostro essere uomini e cristiani vorremmo sentirci “a posto”, perfetti… Facciamo fatica ad accogliere il fatto che invece siamo creature limitate e fragili. Per sentirci vincenti cerchiamo di fare tutto nel modo più giusto, così da ricevere ammirazione e stima ed evitare le critiche dell’errore.
La fede non è questione di cose da fare ma di scoprirci dono, e farci dono fidandoci di colui che è il donatore. Non temiamo di sbagliare, temiamo piuttosto che a guidarci sia la paura, perché la paura è l’opposto dell’amore, ci fa perdere di vista chi siamo.
L’amore donato è invece epifanico, rivela a noi stessi il nostro vero volto. Amiamo dunque perché chi crede si mette in cammino, chi ama corre!