La liturgia di questo giorno, con il profeta Isaia, ci trasmette gioia e consolazione: Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Il vangelo presenta Gesù in viaggio che insegna e annuncia il regno di Dio con parole e opere. Gli viene presentato un paralitico: i suoi amici chiedono la guarigione del suo corpo, ma Gesù si preoccupa piuttosto della sua anima e gli perdona i peccati, prima di guarirlo. Tutto questo suscita, e può suscitare anche in noi oggi, due reazioni: lo scandalo in chi pensa di conoscere già tutto di Dio e lo stupore e la gioia in chi è aperto alla novità che Dio ogni giorno ci dona.

Il tempo di Avvento è tempo propizio per metterci nell’atteggiamento di chi, attendendo la persona amata, sa cogliere tutti i particolari del momento presente.