La causa delle defezioni è Lazzaro, ma «credevano in Gesù».

La figura di Lazzaro così silenziosa nel vangelo di Giovanni in realtà ha molto da dirci; in questo brano lo troviamo citato come «uno dei commensali», uno fra i tanti, senza una posizione speciale. Poi viene coinvolto nelle trame del potere e si decide di eliminarlo perché quanto Gesù ha fatto in lui si è risaputo, non è stato possibile nasconderlo, e la gente crede. Ma non crede in Lazzaro: tutta la grazia che gli è stata data non lo rende speciale; egli è un segno vivente dell’amore di Dio, come anche noi dovremmo esserlo, ma rimanda a Gesù, come anche noi dovremmo fare.

Lazzaro, l’amico dell’intimità di Betania, ha molto da dirci e lo fa nel silenzio del tornare alle sue cose di prima, ma con un carico di vita che affascina.