Un Dio che si nasconde dietro le cose più piccole ed effimere: i capelli del capo. Un Dio che fa ciò che è fuori da ogni logica di realtà: contare tutti i capelli del mio capo. Uno per volta. Perché?

Per dirmi che sono prezioso. Che nulla di me va perduto, nemmeno ciò che appare insignificante. Infinita cura dell’infinitamente piccolo! Dio si prende cura di me, di ogni piccola cosa che mi riguarda. Innamorato dei dettagli.

L’amore è fatto di dettagli. Nel linguaggio popolare «contare i capelli» è espressione usata per descrivere il gesto paziente della mamma che, capello per capello, toglie i parassiti al figlio; non un gesto di controllo, di ispezione, ma un gesto pieno di amore, umile, che può essere mosso solo dal cuore di una mamma che si preoccupa del suo bambino. Dio come una madre.