Il più delle volte viviamo le situazioni di conflitto come l’occasione di spuntarla sull’altro, ristabilendoci così nella posizione di chi detiene il potere. Proviamo una maligna soddisfazione nella possibilità di scalzare l’altro.
Ebbene, Gesù ci dice che questo atteggiamento, volto a farci giustizia da noi stessi, è ipocrita e ci esclude dalla gioia. Nelle situazioni di conflitto c’è una serietà che il più delle volte ci sfugge, una serietà legata al tempo: il tempo, apparentemente inutile, di fare strada col nostro nemico. Il tempo ci è donato non tanto per risolvere le situazioni, ma per risolvere noi stessi e decidere chi vogliamo essere: persone di pace o persone di guerra, vinti dall’amore o tristi vincitori sull’altro che fanno terra bruciata attorno a sé.