Uniti all’immensa schiera dei santi e degli angeli vogliamo cantare le misericordie del Signore nella vita di tutta la Chiesa.

La festa odierna è ricordo della loro compagnia, di questi fratelli e sorelle risorsa di speranza per i nostri cammini: non è tanto fare memoria del passato, ma di un presente (i santi accompagnano oggi i passi del nostro cammino) e del futuro, di cui essi sono un anticipo, l’orizzonte verso cui noi stiamo andando.

Chiediamo la grazia di abitare la storia come luogo di dono e amore, protesi verso quel regno che è compimento della pienezza del padre, dove già ci attendono fratelli e sorelle ritti in piedi davanti al trono dell’Agnello.