Non v’è dubbio che tu sia più grande di me Gesù, perché sei più grande di tutti. Ma non ci vuol molto ad essere migliore di me, così cocciuto e intransigente.

Tu sai la mia storia: chiamato ad annunciare la conversione alla città peccatrice, me ne sono andato dalla parte opposta, e c’è voluto un naufragio per farmi tornare indietro. Così, a malincuore, ho svolto la mia missione, con il risultato che la parola ha sortito il suo effetto, e invece di rallegrarmi mi sono sdegnato. Fin dall’inizio temevo che sarebbe finita così: invece di un fuoco dal cielo su quei peccatori, una rugiada di misericordia!

Ma tuo Padre è fatto così e scommetto che anche tu farai lo stesso: seduto presso il ricino ormai seccato, spero che il sole che mi picchia in testa mi aiuti a rinsavire…