Signore Gesù aiutami a dire con la stessa fede del centurione: io non sono degno, ma dì soltanto una parola e il mio fratello sarà salvato.

Che io rimetta a te, alle tue mani, ogni mia preoccupazione, ogni sofferenza dei miei fratelli perché le mie mani siano nelle tue, come le mani di un bimbo in quelle del papà, ed io non dimentichi che tu puoi fare miracoli anche per mezzo mio se ho fiducia.

Che io mi spenda, che io mi muova ma che ricordi sempre, Signore, di essere strumento nelle tue mani, tanto più efficace quanto più docile. Uno strumento per costruire, aggiustare, allietare la vita dei miei fratelli.

Anch’io allora potrò cantare come Maria: l’anima mia magnifica il Signore, santo è il suo nome.