Ho fatto quella affermazione facendola passare per un discorso politicamente corretto, anche se dietro c’era la preoccupazione di perdere il mio potere piuttosto che la sorte della nazione.

Ma tutto preso nei miei intrighi non mi sono accorto che quanto dicevo aveva una portata ben più ampia: decretavo la morte di un personaggio scomodo per toglierlo di mezzo, ma per ritrovarmi due mesi dopo a dover fare ancora i conti con lui. Quelli che erano stati con quel Gesù morto in croce andavano annunciando che era risorto e che chi credeva in lui sarebbe rinato a una vita nuova, vita che sarebbe durata anche dopo la morte.

Abbiamo tentato di metterli a tacere, ma questa notizia si sta diffondendo non solo a Gerusalemme, ma anche in Giudea e in Galilea: se va avanti così, giungerà al mondo intero!