Forse avete pensato: che avaracce quelle sagge, che non hanno voluto condividere l’olio. Ma io, che sono l’olio in questione, vi garantisco che non potevano fare altrimenti: non posso essere trasferito, sono strettamente personale.

Sono il dono d’amore dello sposo, racchiuso nei piccoli vasi che sono i cuori fedeli e perseveranti, che mi custodiscono riconoscenti e mi alimentano ricambiando il dono. Non importa se talvolta ci si assopisce, basta che si sia pronti al risveglio a riaccendermi. Un olio di conoscenza amorosa che non si trova in cuori aridi e distratti, in chi si illude che l’esteriorità di una bella lampada sia sufficiente e non si preoccupa del contenuto.

Un olio che nessuno può dare a chi ne è privo, tranne Colui che ne è la fonte genuina: ma va desiderato ardentemente.