L’appello che ci è rivolto in questa seconda domenica di Avvento è quello, insistente e pressante di preparare i cuori alla venuta della salvezza del Signore; un invito ripetuto più volte nella liturgia di oggi.
Per Isaia è il tempo della speranza ritrovata perché «la tribolazione è compiuta» e «la colpa scontata»; Pietro, nella sua lettera, ci ricorda che «il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa» e suggerisce di vivere l’attesa in santità e preghiera. Giovanni il Battista ci è presentato quale messaggero del lieto annuncio di un Signore che porta la pienezza dello Spirito di Dio.
Coltiviamo i due atteggiamenti proposti da Pietro: la preghiera, dialogo fecondo con Dio e la sua parola, e una condotta santa, frutto di un rapporto autentico con il Signore.