Quale ritratto dell’innocenza può essere più vivido e drammatico di un neonato che con la famiglia fugge da una morte certa?
Il pensiero va a coloro che non hanno avuto questa possibilità, né di fuga né di crescita: sono gli innocenti di ieri e di oggi, che affollerebbero le nostre coscienze se solo non ci voltassimo dall’altra parte. Vittime del disinteresse e dell’indifferenza, le vite innocenti sono tutte nelle mani di Dio, abbracciate dalla sua misericordia come suoi tesori più preziosi.
Se la speranza è invocata dall’Egitto, il luogo da cui per antonomasia non può venire che male, allora essa è davvero possibile e definitiva in Gesù, il bambino scampato che ricondurrà alla vita i figli dispersi di ciascuna madre.