Si parte dal mio disastro dell’anno 70 per giungere alla fine del mondo: Gesù mi ha preso come simbolo per descrivere gli ultimi tempi.

Perisco, distrutta dall’esercito romano, ma il mio crollo è come una tappa verso l’avvento del regno di Dio, l’unico che non vedrà tramonto e che gli apostoli annunciano partendo da me verso il mondo intero. Soffro i dolori del parto per dare alla luce un’umanità nuova. E così sarà alla fine dei tempi: passerà il mondo presente, nasceranno cieli e terra nuova.

Siete disposti ad accogliere questo evento come una liberazione? O forse avete paura dell’incontro con il Figlio dell’uomo e preferireste non alzare il capo perché vi dispiace lasciare tutto ciò a cui siete attaccati?

Perché, come diceva un tale, qui è una valle di lacrime, ma si piange così bene…