Con le sue parole Gesù ha reso palese ai suoi ascoltatori e confermato a me quanto avevo già intuito dai suoi discorsi precedenti: pochi decenni, poi di me non resteranno che rovine. Anche se sarà un tremendo disastro, personalmente non ne sono molto dispiaciuto, ripensando alla mia storia.
Chi ha voluto la mia costruzione? Erode, e certo non per motivi religiosi, ma per dare splendore al suo regno. Chi mi ricopre di fregi votivi? Ipocriti che ostentano pietà ma celebrano solo se stessi. Cosa sono diventato? Spelonca di ladri, luogo di mercato. E allora ben venga la mia rovina: lascio il posto al vero tempio! Anch’ egli sarà distrutto, sulla croce, ma dopo tre giorni…
Io, cosa bella e mortale, passo e non duro. Egli, risorto, vive per sempre: perché, credendo in lui, abbiate la vita eterna.