Il banchetto a casa di Levi non era una novità per me, spesso ci ritrovavamo a fare baldoria dopo i nostri affari a spese del popolino.

Ma oggi l’atmosfera è tutta diversa: prima la notizia sbalorditiva che Levi vuole lasciare i suoi disonesti guadagni per entrare nella cerchia dei discepoli di Gesù: poi vedere il suo volto, dove il ghigno beffardo si è tramutato in uno sguardo sereno. «Che gli sarà capitato?», mi sono chiesto, ma quando il maestro ha cominciato a parlare ho iniziato a capire: la sua è una parola che ti svela a te stesso, ti fa prendere coscienza del vuoto di certi tuoi ideali, e intanto ti apre orizzonti di riscatto.

L’avidità lascia il posto alla generosità, e tu gusti una pace mai provata, che neppure i farisei saccenti e criticoni riescono a rovinare.