«Beati voi» e «guai a voi» è un linguaggio sapienziale, per dire: ti mostro a tinte forti due vie, la strada che ti conviene seguire, e quella che non ti conviene. Ti mostro la logica del mondo, e un modo nuovo di pensare. Se mi segui, quella novità diventerà pian piano tua e ne farai esperienza.

In questa modalità, il Signore dice che ci conviene la via dove c’è povertà, fame, pianto e disprezzo ricevuto in quanto cristiani, piuttosto che la via della ricchezza, sazietà e della compiacenza. Forse, anche partendo da queste Parole, il Vangelo è stato talvolta presentato come una via di privazione, nel quale la gioia viene guardata con sospetto. Eppure, leggiamo anche che il Signore Gesù godeva dello stare insieme, e pure del mangiare e del bere, e che è venuto per aprirci la vita, la vita in abbondanza. Come tenere insieme questo con le parole di oggi?

Proviamo a guardare il contesto. Il Signore ha appena donato alle persone che lo seguono la missione di essere pescatori di uomini. Una missione fantastica: partecipare alla sua opera che risolleva e ridona vita alle persone. Ora, con queste parole, sembra dirci: potete scegliere. C’è una vita che punta tutto sulle ricchezze e le sicurezze del mondo, una vita che pensa di poter sorridere quando si sarà speciali, ricchi e onorati. E poi c’è un’altra vita, vissuta come missione con me. La prima vita non è sbagliata, ma non darà la gioia della seconda, non dispiegherà tutto ciò che possiamo vivere e donare.

La missione che il Signore ci dona non sarà una via di tranquillità, una piccola tana dove rimanere per sempre nel confort. Ci saranno anche difficoltà. E allo stesso tempo, si sperimenterà la gioia di vivere nel Suo Nome, conosceremo la sua cura, la sua consolazione, la sua regalità. La vita che il Signore ci apre sarà anche ostacolata, non è la vita dei più. Sarà ostacolata perfino dentro di noi dalle nostre stesse abitudini o convinzioni… ma sarà la vita di chi ama, di chi si apre all’altro, di chi si riceve dal Signore: questa è la vita beata.

Probabilmente, saranno i poveri coloro che reagiranno con gioia all’incontro liberante col Signore, mentre sarà diversa la reazione di chi, incontrando Dio, temerà di perdere le sue ricchezze e sicurezze.