Testimoni del Risorto.
La fede nel Risorto deve farsi strada nelle nostre tenebre, nelle nostre paure. Nel mondo che egli ama, c’è chi lo perseguita come i capi dei giudei, chi lo ignora, chi lo tradisce, ma Gesù ha dato la sua vita per tutti. Egli è il nostro avvocato: la fede in lui crocifisso risorto ci libera dal peccato chiamandoci a conversione, a vivere seguendo il comandamento dell’Amore. È questa la concretezza della nostra fede, che ci porta a lasciarci guidare dallo Spirito Santo nell’ascolto della Parola. La Scrittura, letta, proclamata, spiegata, ci parla di Gesù, del suo modo di amare, di agire, di aver compassione e tenerezza, e ci spinge fortemente a seguire i suoi passi. Allora nel nostro cammino, nel nostro stare insieme, possiamo avere la sorpresa i vederlo in mezzo a noi come è accaduto ai primi discepoli. Egli non si presenta in modo straordinario o prodigioso, ma ci dona la sua pace che ci abita nel profondo del cuore e nessuno può rapirci, e si manifesta nell’gioia di appartenergli, di lasciarci condurre dallo Spirito nella sequela delle sue orme. È una pace che niente può distruggere: non è annientata dalla pandemia, né dalla guerra, dalla fame o dall’oppressione, perché dona una fiducia indistruttibile nel Padre misericordioso. Lo Spirito ci fa comprendere che Gesù è presente in mezzo a noi con la sua umanità gloriosa, con i segni dei chiodi che l’hanno tenuto appeso alla croce. Le piaghe che egli porta per sempre, sono il sigillo del suo amore, della tenerezza che ci sostiene nella nostra debolezza, portando le nostre ferite e avvolgendoci nella sua misericordia. Allora la nostra preghiera non è più la richiesta di qualcosa che ci soddisfa personalmente, perché la fede ci dà la certezza che il Signore sa di che cosa abbiamo bisogno e si prende cura di noi. Il nostro rimanere in Gesù, diviene comunione, rendimento di grazie, lode, dono d’amore alle sorelle e ai fratelli. Così il Signore ci rende suoi testimoni in tutta la terra. Qualche volta Gesù si manifesta come risorto a una persona sola, come a Maria Maddalena, ma poi la invia ai suoi fratelli. Perché non si può stare alla presenza del Signore risorto come singoli, ma come comunità di fratelli e sorelle. La nostra vita di ogni giorno ci chiama alla comunione con tutti, ad aiutarci reciprocamente, a farci coraggio, a dialogare alla ricerca del bene comune. La pandemia ci ha chiusi in casa, ma lo Spirito ha allargato il cuori alla solidarietà, ci ha fatto inventare nuovi modi per stare insieme e per collaborare al bene, ci sta insegnando nuovi modi per farci servi per amore.