Vi annunciamo ciò che abbiamo veduto è il tema della domenica della Parola di quest’anno che si celebra oggi, III domenica del Tempo Ordinario. Il vangelo di questo giorno racconta proprio la luce che ci dona di vedere e si fa annuncio!
Una luce ci è venuta incontro, una luce in cammino, lungo la via, in mezzo alla gente.
Una luce sorge per tutti; in terra tenebrosa, forse, si scorge prima.
Una luce che fa luce sulla via: quale intraprendere? Convertitevi il regno dei cieli è vicino. C’è già ed è vicino. Convertitevi, non affannatevi, ascoltate. Una luce che chiama, che si fa incontro, da seguire, subito. Sembrerebbe chiaro, quasi semplice! Lei sorge per noi, indipendentemente da noi. Quindi? Come scorgere questa luce nel nostro quotidiano, nel nostro lavoro, nel nostro tempo, nel nostro mondo? Sorge nel nostro cuore, là dove sentiamo la fatica, la ferita, la nudità, la povertà, proviamo a stare ad abitare tutto questo per accogliere la luce che sorge. Sorge nelle nostre relazioni per renderle più vere. Sorge nella scelta di morte, di violenza, di abuso, di rifiuto, di abbandono, sorge per indicare che è possibile scegliere altro. Sorge, sì, anche dove c’è luce, ma lì non è necessario convertirsi, la via intrapresa è quella vera. Avanziamo confidenti e lieti nei passi della vita che ci interpella, che chiama la nostra libertà, la nostra responsabilità, proviamo a seguire la luce, a lasciarci attrarre. Sarà così possibile imparare a fare il bene, cercare la giustizia, invito che ci viene in questa settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani, secondo le parole del profeta Isaia. Luce in questo cammino, perché la comunione è dono, è possibile. Altri segni ci verranno incontro, una luce che guarisce dal buio che acceca e immobilizza e così potremo essere ciò che abbiamo veduto.
Proviamo semplicemente a far risuonare la Parola che celebriamo, una parola, un versetto, mantra da ripetere, da far risuonare nell’arco della giornata.
Proviamo semplicemente ad ascoltare la luce che sorge, che apre vie possibili, nuove, proprio dove non avremmo potuto immaginare, né sperare.
Infine come Francesco possiamo pregare:
Alto e Glorioso Dio
Illumina le tenebre del cuore mio,
dammi fede retta,
speranza certa e carità perfetta,
umiltà profonda,
saggezza e conoscenza, o Signore,
affinché io faccia il tuo santo e verace comandamento (FF 276)
Come Chiara lasciamo trasformare nell’immagine di Lui!
le sorelle del Monastero di Imperia, Porto Maurizio