Davanti al valore della famiglia e del matrimonio s’intrecciano due correnti che coincidono: la legge naturale insita nella persona umana e la rivelazione biblica.
I primi due capitoli del libro della Genesi sono una riflessione sapienziale sulle origini della vita umana, cercando di costatare ciò che Dio ha posto nel cuore di ogni uomo.
Nel primo capitolo Dio mette a disposizione dell’uomo tutta la creazione a sua immagine e somiglianza e gli ordina di signoreggiare su tutte le creature.
Nel secondo capitolo stabilisce delle norme sul comportamento umano, deve governare e custodire il creato; con l’espressione custodire o mette in guardia a non permettersi di agire contro la natura.
Si costata la situazione sociale dell’uomo, non è un essere isolato, è chiamato a una comunione: Non è bene che l’uomo stia solo. Si tratta soprattutto di una solitudine psicologica. Di conseguenza Dio gli crea un essere simile, anzi, essenzialmente complementare. L’essere maschio e l’essere femmina sono due forme diverse della stessa natura umana. Questo è insito in ogni persona umana che viene rafforzato dalla Parola di Dio.
L’autore sacro ha costatato che l’amore tra due persone è così forte da superare quello dei genitori, non lo annulla, costituisce un passaggio da una tappa della vita a un’altra. Per questo l’uomo lascia padre e madre e si unisce a sua moglie e forma un solo essere.
Gesù, nel Vangelo, parte da questa base, creata da Dio, insita nella natura umana, prima della deturpazione del peccato, quindi la situazione ideale alla quale bisogna tendere.
L’amore che sboccia tra un maschio e una femmina è molto forte, ambedue lo sentono come qualcosa che li attrae reciprocamente con una forza tale che li porta a dover superare qualsiasi ostacolo. L’amore deve essere per tutta la vita, altrimenti non ha senso, rischia di diventare sfruttamento.
La situazione a cui facevano riferimento gli scribi era dovuta alle unioni combinate, spesso per accordi tra i genitori di entrambi senza consultare gli interessati. Si basavano su certe condizioni di carattere economico che imponevano ‘la compera’ della ragazza. La legge consuetudinaria era così e lo è ancora in tanti ambienti. Mentre la Rivelazione cristiana insiste sul dono della libertà.
Per Gesù, se due persone di sesso diverso si sono scelti liberamente e per vero amore, è chiaro che quel vincolo deve durare per tutta la vita, non può essere spezzato per interessi di parte. La natura dice che tale vincolo deve durare per tutta la vita e Gesù lo ratifica con l’indissolubilità.
Gli scribi si riferivano agli insegnamenti dei rabbini che avevano “fatto scuola” davanti al qualcosa di sconveniente. Rab. Shammai diceva: può ripudiarla anche se lascia bruciare il cucinato. Rab. Hilleldiceva: l’uomo non ripudi la moglie se non l’ha scoperta infedele. Invece un’altra rabbino, Rab. Akiba, vissuto diversi anni dopo Gesù diceva: può ripudiarla anche se trova un’altra donna più bella di lei. Fino qui la mentalità delle persone che interrogano Gesù, ma che in fondo sono anche quelle dell’uomo comune di oggi.
Gesù utilizza una parola chiave: (sklerokardia) durezza di cuore, insensibilità, coscienza lassa; rifiutando una tale soluzione e risponde con chiarezza: Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei, se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio.
- Paolo, raccogliendo gli insegnamenti di Gesù scrive: Nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni gli altri. Care mogli: siate sottomesse ai mariti come al Signore, come la Chiesa è sottomessa a Cristo. Cari mariti: amate le vostre mogli come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato sé stesso per lei (Ef 5,21-25).
Questa è la proposta evangelica.