Dal Vangelo secondo Marco (1, 12-15)

E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo.
Parola del Signore. 

Come ogni anno la prima domenica di Quaresima ci presenta il brano delle tentazioni di Gesù nel deserto: è un elemento chiave presente in tutti e tre i vangeli sinottici, passaggio “obbligato” tra il battesimo al Giordano e l’inizio della vita pubblica. In Marco il tempo di quaranta giorni (fortemente evocativo di altre circostanze e altri percorsi biblici) che Gesù trascorre nel deserto è concentrato in due soli versetti introdotti da un subito che sottolinea come ciò che è accaduto al Giordano, la consacrazione di Gesù come colui in cui il Padre si compiace, comporti la piena assunzione della condizione umana, senza previlegi e senza sconti, già significata dall’essersi messo in fila con i peccatori per ricevere il battesimo di Giovanni. E la condizione umana è condizione creaturale in cui l’essere fatti a immagine e somiglianza di Dio (cfr. Gn 1,26) coesiste con l’essere tratti dalla terra (cfr. Gn 2,7) e col portarne la fragilità.

Sappiamo bene che il composto instabile che dà formaall’essere uomini e donne, alla verifica della tentazione che il capitolo 3 di Genesi racconta, implode nel peccato originale. A motivo di ciò, il progetto di salvezza che il Padre realizza in Gesù non vuole e non può essere da fuori e dall’alto; Gesù compie la salvezza dal basso e da dentro. Egli riassume in sé tutta la creazione e lotta perché il disegno originario di Dio, accolto con amore di Figlio, finalmente sia percorribile da ogni uomo; attraversando e superando la tentazione, Gesù ristabilisce l’armonia iniziale. Ne sono segno evidente il suo stare riconciliato con le bestie selvatiche e l’essere servito dagli angeli.

Comprendiamo così meglio come la conseguenza di questa nuova partenza della storia umana si traduca nel primissimo annuncio che Gesù fa dopo la scomparsa di Giovanni, l’ouverture del suo ministero di salvezza fatto di parole e di gesti che testimoniano l’offerta di vita gratuita e di alleanza definitiva da parte del Padre: il tempo dell’attesa è concluso, il Regno ha fatto irruzione nella storia degli uomini come alternativa reale e percorribile per tutti coloro che, fidandosi di questa Buona Notizia, le fanno progressivamente spazio nella propria vita.