Quante volte ci ritroviamo seduti lungo la strada della vita, mendicanti di amore e di senso.
Rimaniamo lì ad attendere una parola, una mano che ci sollevi, incapaci di rialzarci da soli. Solo la consapevolezza della nostra indigenza è già inizio di salvezza. La nostra povertà riconosciuta è il grido di affidamento al Signore che solo può farci risorgere e può dare inizio alla vita. Occorre coraggio per cambiare, gettare via il mantello a cui siamo affezionati, perché è comodo rimanere a mendicare e piangere sulla nostra miseria.
Sì: occorre assumere la responsabilità di fronte alla vita, dove nulla ci può impedire di fare la nostra parte, certi che il Signore è con noi, ci custodisce, e ci chiama a seguirlo.