Gesù ci chiede di avere coraggio e ce lo chiede non in maniera generica, ma ben conoscendo la situazione di tribolazione nella quale viviamo.

Ognuno di noi nel suo intimo ha un nome proprio da dare alla tribolazione: una malattia, una preoccupazione per chi amiamo, una difficoltà lavorativa. Quanto può essere lunga questa lista! La risposta di Gesù a questa lista è: abbiate coraggio.

Non è necessario un coraggio da eroi: è piuttosto il coraggio di credere nella sua vittoria sul male del mondo, avvenuta sulla croce e nella risurrezione. È il coraggio che attinge alla stessa forza a cui ha attinto lui in questo percorso dalla morte alla vita e alla vita eterna: la certezza di non essere soli, perché il Padre è con noi.