Povero me, come mi avevano ridotto i farisei con tutto il loro legalismo. Altro che giorno di festa: non si poteva muovere un dito senza pericolo di finire sul banco degli imputati!

Guardate quei poveretti affamati che, seguendo Gesù, con tutta quella folla che li assediava, non avevano orari per i pasti e si arrangiavano come potevano. Di fronte a un bisogno primario ed essenziale non c’è legge che tenga, e invece ecco il giudizio saccente che condanna gli uomini e svilisce anche me.

Gesù però mette le cose in chiaro: la legge, e quindi anche quanto mi riguarda, è per l’uomo, e non viceversa. E sono contento di avere un Signore come lui, che ristabilisce la mia dignità di giorno in cui si dà veramente gloria a Dio. Però sono disposto a tirarmi da parte, se vorrà festeggiare la domenica!