Il vangelo riporta l’ultima controversia tra Gesù e i suoi oppositori, nella sinagoga, in giorno di sabato. Gesù prende l’iniziativa di guarire un uomo e anticipa la domanda polemica degli avversari. Con forza interroga i presenti ponendo in contrapposizione bene e male, vita e morte.
Di fronte al Figlio dell’uomo e alla realtà del regno, ogni decisione diventa una questione di vita o di morte, ogni giorno è sabato e ogni sabato è aperto alla vicinanza di Dio. La conclusione è all’insegna della tristezza, per la durezza di cuore.
Paradossalmente, coloro che più si oppongono alla vita portata da Gesù, sono coloro che, ieri e oggi, hanno idee così consolidate e indurite su Dio da non riuscire ad entrare nella logica nuova e sconvolgente del regno, fino a volerlo togliere di mezzo.