Di fronte alle prove della vita sperimentiamo spesso la lontananza dal Signore, la sua assenza, la nostra scarsa fede che non ci sostiene nel travaglio; arriviamo al punto di chiudere la porta al Signore.
I testi che la liturgia ci propone offrono uno straordinario esempio di verità nel rapporto con Dio: il profeta Abacuc, circondato da violenza ed incomprensioni, non ha paura di innalzare il proprio grido disperato a Dio, chiedendo il perché del suo non agire; i discepoli, dopo che Gesù ha annunciato loro scandali e persecuzioni a cui andranno incontro, chiedono al Signore che accresca la loro fede.
Confidiamo sempre nell’amore del Signore, ricorrendo a lui con fiducia anche quando ci sembra di non ottenere una risposta immediata, perché «non tarderà» nel manifestarsi a noi.