Sembra che la parola voglia suggerire che esistono due modi per affrontare la rabbia.

Quando il vivere ci mette davanti alle nostre (umane) contraddizioni, dentro di noi può risvegliarsi quel fariseo che trasforma la propria opinione, il proprio punto di vista, nell’unica legge, intoccabile e da difendere a spada tratta. Dall’altra parte, invece, può esserci un uomo dalla mano paralizzata, altrettanto arrabbiato, ma incapace di difendersi. Può fidarsi e tendere la mano, senza porre condizioni all’agire di Gesù, senza porre sé tra il proprio desiderio di essere guarito e la propria condizione di malato.

Beati noi quando, per quanto sembri difficile o impossibile, non ci facciamo paralizzare dalla rabbia ricordando l’importanza e la bellezza del chiedere aiuto al Signore e ai fratelli.