Guarda Gesù com’è contento, così diverso da ieri quando l’abbiamo sentito rimproverare le città incredule!

Oggi si rivolge a noi che lo stiamo seguendo: ci chiama piccoli, non per l’età, siamo tutti adulti, ma perché non siamo colti come i dottori della legge, quelli che ci guardano dall’alto in basso. Eppure ci dice che siamo noi i veri sapienti, noi che abbiamo creduto alle sue parole anche se nuove e imprevedibili. E questo ci ha reso suoi familiari, siamo suoi fratelli, e in lui figli del Padre suo che sta nei cieli: sono queste le cose che non apprendono coloro che sono pieni di sé, impermeabili all’incontro con il Dio vivente, chiusi nei loro rigidi schemi di dottrina e di morale.

Gesù invece ogni giorno ci sollecita a penetrare sempre più nel mistero dell’amore che ci salva.