Il Signore Gesù continua a seminare parole dure che mettono farisei e dottori della legge con le spalle al muro.

I dotti e i religiosi di Israele ricevono i giudizi più severi; Gesù non si rivolge a nessun altro in questo modo. Il motivo è scalfire la presunzione di essere giusti, migliori degli altri perché pagano le decime, perché sono sempre in prima fila ai momenti celebrativi. Si fanno giudici degli altri e li costringono a pratiche artefatte. Sono loro quelli che separano esterno ed interno: appaiono ma non sono, dicono ma non fanno.
Sembrano perfetti detentori della verità ma in realtà sono come sepolcri: custodi di morte e non di vita.

Gesù chiede un cuore sincero che si consegni senza riserve a lui e ai fratelli, non chiede perfezione ma gratuità.